In-Nova Schola

Crediti

Anno: 2019

Sito: Italia - L'Aquila (AQ)

Committente: Comune de L'Aquila

Programma: Polo Scolastico

Budget: 3.682.250 €

Status: Concorso

Team: Capogruppo: 3TI Progetti - Architettonico: Dunamis Architettura - Strutturale e impianti: 3TI Progetti - Collaboratori: Olimpia Castellano, Mauro D’Angelo, Andrea Aternini, Francesca Palmerini - Immagini: Dunamis Architettura, Mauro Mauriello

Il contesto paesaggistico – Il Gran Sasso a nord, il Sirente a sud -– e la mancanza di spazi verdi attrezzati nel quartiere hanno reso concreta l’idea di una scuola diffusa, in cui gli edifici interagiscono con l’intorno attraverso una morfologia a pettine che alterna aree esterne a blocchi costruiti. L’obiettivo, è un istituto scolastico inteso come ambiente dell’apprendimento, inserito in un sistema dinamico basato sull’esperienza, dove “lo studente è posto al centro dell’azione educativa”.

ll progetto nasce, infatti, da un rapporto dialettico: quello tra gli elementi caratterizzanti il “suono” e la stereotomia di volumi essenziali, tradotti nella scomposizione delle funzioni in padiglioni, ricuciti tra loro tramite un percorso, lineare ma mutevole, che ripropone le dilatazioni e le contrazioni del suono. In termini progettuali questo si trasforma in spazi flessibili, organizzati ed accoglienti, in grado di stimolare le risorse e le peculiarità di ciascun alunno. Una successione ritmica, scandita da elementi ripetuti come una partitura e animata da lame che si estendono in profondità a connotare lo spazio e a definirne la sequenza funzionale.

Gli spazi aperti sono organizzati in patii, giardini e parchi. I patii sono aree private, spazi informali per il relax, lo svago e l’incontro. I giardini, spazi per l’esplorazione, dove i bambini possono integrare la didattica con una formazione proveniente dall’ambiente. I parchi, infine, spazi per lo sport, a disposizione sia della comunità scolastica che di quella locale (la copertura è un’area pubblica fruibile anche in orario extra-scolastico). L’uso di essenze differenziate consente di pensare il verde come elemento per l’orientamento e la comunicazione.

L’accesso avviene da due ingressi a quote differenti, localizzati a nord del lotto. Il dislivello consente di accedere alla scuola dalla parte bassa e al parco pubblico dalla quella superiore, permettendo una gestione separata dei flussi. Un terzo accesso, situato tra auditorium e palestra, trasforma l’edificio in una struttura multiservizi, con spazi che possano rimanere aperti.

Elementi sensoriali – come una porta o un pavimento percettivo – stimolano l’uso dei sensi, garantendo inclusione e collaborazione fra i più piccoli. Multipli dell’unità base individuano gli spazi per la collettività (spazio dell’esperienza e “agorà”), mentre i sottomultipli caratterizzano lo spazio della persona (per il relax e l’incontro).  Il connettivo che collega le diverse aree funzionali diventa così un “itinerario” che si dilata nelle zone agorà (gli ingressi di primaria ed infanzia, la mensa e l’auditorium) e si restringe negli spazi di passaggio, alternando ambienti di ritrovo ad aree informali e generando un sistema aperto, in grado di stimolare curiosità e appartenenza sociale.