IPZS

Crediti

Anno: 2019

Sito: Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato

Committente: Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato

Programma: 18.870 mq – Recupero e rifunzionalizzazione del complesso

Budget: € 28.300.000

Status: Concorso

Team: Capogruppo: 3TI Progetti - Architettonico: 3TI Progetti, n!studio - Arch. Susanna Ferrini, Dunamis Architettura - Strutturale e impianti: 3TI Progetti - Multimedia: Arch. Raffaele Carlani - Consulente museografico: Arch. Giovanni Bulian - Immagini: Level Archiviz Mograph Studio

Tra il nuovo intervento e l’edificio storico - la prima Zecca del Regno d’Italia situata nel quartiere Esquilino - è stata mantenuta una relazione continua, una riscrittura che rispetti la preesistenza tutelata, nel suo ruolo di riferimento urbano e simbolico. Nel progetto, infatti, si è deciso di restaurare e valorizzare il complesso nella sua configurazione originaria, intervenendo più liberamente soltanto nelle parti aggiunte e trasformate successivamente.

L’obiettivo della massima fruibilità di spazi e percorsi valorizza la scelta rispetto ad un complesso in cui le differenti funzioni dialogano in autonomia, cercando una coerenza tra scelte architettoniche, soluzioni tecniche e allestimenti. Tra moderno e contemporaneo.

Al piano terra, due accessi conducono alle corti, fulcri dei due macrosistemi del nuovo complesso: Il Polo Artistico e il Polo dell’Artigianato. Il Polo Artistico ospita sia l’esposizione permanente che quelle temporanee, oltre un’installazione sonora collocata nel luogo in cui sorgeva la ciminiera, a memoria del rumore prodotto qui dalle macchine industriali. Un percorso interno conduce alla seconda corte, intorno alla quale ruotano le attività legate all’artigianato, il centro congressi e le aree ristoro; con il restauro del padiglione in cavalletti di cemento e la valorizzazione dei carriponte, tutto il polo dell’artigianato si ispira al tema della Fabbrica.

A livello del Primo Piano si inizia ad intervenire sul complesso in modo più consistente. Nei due corpi laterali si prevede la completa trasformazione della configurazione interna, con il solo mantenimento delle murature esterne e del partito decorativo. Un corpo vetrato, in aderenza alla controfacciata, diventa nuovo elemento distributivo fino alla sala lettura. Proprio questa assume un ruolo rilevante all’interno del progetto: si è scelto infatti di elevarla a tripla altezza e vetrarne la copertura, permettendo il costante contatto visivo tra i vari fruitori del complesso.

Il nuovo elemento volumetrico aggiunto ex novo, a forma di spirale, è pensato rivestito di un involucro metallico, un richiamo evidente alle medaglie sia nella colorazione dorato/brunita, sia nella riproduzione, tramite micro-forature nella lamiera, delle immagini delle monete storiche.